mercoledì 28 aprile 2010

i Pulitzer 2010

Non sono ancora passati quindici anni dall'applicazione diretta di internet a mezzo di comunicazione giornalistica ma ecco il primo riconoscimento ad una testata on-line, ProPubblica.org.

Assegnato per la prima volta nel 1917, il Pulitzer è considerata la più alta e prestigiosa onoreficenza statunitense per il giornalismo. Il concorso è gestito dalla Columbia University di New York e nacque per volontà del giornalista e magnate editoriale ungaro-americano Joseph Pulitzer.

Oltre ad onorare i migliori prodotti giornalistici dell'anno precedente i premi sono assegnati anche a successi letterari e composizioni musicali.
Le categorie trattate sono 21 (http://www.pulitzer.org/awards/2010, consultare nel caso qualcuno aspiri ad una di esse - ndr) tra cui per esempio servizio pubblico, breaking news reporting, investigative reporting, fotoreporter, narrativa, ecc... ai vincitori di venti delle categorie va un riconoscimento e un premio di 10'000 dollari, mentre al vincitore della categoria servizio pubblico si intitola una medaglia d'oro che resta al giornale in cui esso scrive.

ProPubblica.org (http://www.propublica.org/) è una testata on-line appendice di un'orgaznizzazione no-profit. Il giornale ha ottenuto il premio nella categoria "investigative reporting" per la collaborazione col New York Times Megazine per l'inchiesta "The Dealy Choices at Memorial" redatta dalla giornalista Sheri Fink in merito alle morti colpose legate al noto urgano Katrina.

La mission di ProPubblica è infatti "finanziare inchieste giornalistiche per l'interesse pubblico" per rispolverare l' "obsoleta" l'utilità pubblica del giornalismo d'inchiesta. I lavori redatti dai 32 giornalisti verranno poi pubblicati sul sito e girati gratuitamente ad importanti testate giornalistiche -così come è avvenuto per l'articolo in questione- allo scopo di dare maggior risalto alle notizie che hanno un risvolto sociale.

Come tutte le ong, ProPubblica sussiste di donazioni.

Per quanto riguarda il giornalismo tradizionale il Washington post ha vinto quattro riconoscimenti e mentre il rivale New York Times ne ha ottenuti tre.

Ho postato questa notizia non tanto per dare visibilità ad un fatto che sicuramente ne ha già avuta tantissima e che non ha certo bisogno della mia eco; bensì per ricollegarmi e sottolineare con un esempio in più il discorso affrontato nelle seconda lezione del corso: la tendenza secondo cui le abitudini del pubblico cambino in questi anni, a ritmi elevatissimi, mezzi di fruizione sfruttati dall'informazione.

a questo proposito vi propongo una frase di un noto crittografo, Bruce Schneler:
"Internet ha creato la più grande frattura generazionale dai tempi del Rock'nRoll"