Lo stile di vita contemporaneo e il modello consumistico ci sottopongono ad un attacco costante di sostanze, mezzi e/o comportamenti che inducono con facilità a dipendenze.
Basta sollevare gli occhi e osservare l'ambiente a noi circostante ed in ogni momento sono individuabili sintomi di dipendenze: le tossicodipendenze sono certo le più note e palesate all'opinione pubblica -tra queste per prime alcol e tabacco- ma vi sono dipendenze correlate al cibo, ad internet, ai videogames, alla televisione, allo shopping, al gioco d'azzardo, al sesso ed al lavoro..
Ognuno di voi ha o ha avuto una qualche forma più o meno forte di assoggettamento a qualcosa, sostanza o comportamento che sia... E' come se la dipendenza fosse un prodotto naturale ottenuto ponendo in relazione caratteristiche umane e i modelli sociali esistenti.
Quanti di voi "stabaccano come turchi"? Quanti una, due, tre volte a settimana fanno happy hour un po' troppo violenti? Quanti si svegliano la mattina e prima di andare in bagno controllano il profilo fb? O magari si addormentano con il notebook sul letto?
Compiere un'introspezione porta con estrema facilità a determinare le dipendenze fisiche; molto più difficile è determinare le sudditanze psicologhiche.
Per fare questo è utile sottoporsi all'analisi di pareri esterni e obiettivi che possono essere quelli di specialisti o molto più semplicemente quelli delle persone a noi più vicine.
Nel mio piccolo ho sempre saputo di avere problemi col fumo, un'abitudine troppo reiterata e che comporta dipendenza fisica e psichica a cui conseguono diversi generi di problemi.
Quella di cui invece non mi ero mai accorto è un altro genere di assuefazione; a causa dei continui richiami e delle critiche che la mia ragazza, i miei amici e persino i miei genitori sollevano ho dovuto rivalutare ed inserire nella "lista personale delle dipendenze" il mio rapporto con un gioco online: OGame.
Ogame è "un videogioco per browser strategico di simulazione spaziale";
in sostanza si gioca in rete con migliaia di giocatori, alcuni alleati e molti altri nemici, la finalità è quella di costituire un impero fatto di pianeti, gestirne esercito e risorse, combattere i nemici e commerciare e aiutare gli alleati.
Il bello del gioco è che evolve in tempo reale e non prevede pause. Questo presuppone che i player seguano costantemente il gioco o comunque abbiano facilità di accesso ad esso in determinati momenti, in caso contrario sarebbero sottoposti a rischio di attacchi di altri giocatori.
Analizzando con occhio distaccato e con valutazioni non condizionate da fattori personali ho cercato di riesaminare il "mio caso":
E' vero, la mia homepage è quella di Google esclusivamente per pudore: non si sa mai che a
qualcuno serva il mio pc per connettersi ad Internet;
E' altrettanto vero che, ogni volta che effettuo l'accesso, qualsiasi pc io stia adoperando in quel momento, la prima pagina che apro è quella di OGame.
E' vero anche che, spesso, a casa dei miei amici più stretti, chiedo di poter usare internet per pochi minuti.
E' vero anche che talvolta, se sono in giro e e vi sono importanti avvenimenti in atto nel gioco, telefono a mio padre perchè entri in rete al posto mio.
E' vero anche che, la mattina, una tra le prime cose che faccio è controllare di non aver subito attacchi nella notte.
Non molto tempo fa un mio amico ha comprato un IPhone, eravamo a cena e me lo stava mostrando e io, immancabilmente, la prima cosa che sono stato capace di chiedergli è che mi facesse accedere a Internet per collegarmi...
Per non parlare poi del momento ferie... Un vero disastro: finche mi succede, come recentemente, di essere a Maastricht o a Parigi, tutto va bene: reti wifi ovunque, grande capacità di accesso solo portandosi dietro il notebook. E' quando si arriva a parlare di mare o montagna che la situazione si fa drammatica; la scorsa estate ho passato, con la mia fidanzata, due settimane a Torre dell'Orso -Salento- e una a Torgnon -Valle d'Aosta- due località in cui probabilmente il 90% delle connessioni viaggia ancora a 56k. Vacanze meravigliose, posti bellissimi, d'incanto ma che sofferenza! Cioè, sofferenza è esagerato, ma ogni qualvolta ci avvicinassimo ad un centro abitato di una certa grandezza estraevo il pc dalla sua custodia e sondavo l'aria per individuare reti wireless...
Comunque, lasciando perdere la dignità che ho messa sotto i piedi la volta che mi è venuta l'idea di questo post, scriverlo mi ha decisamente aiutato a delineare meglio i contorni enormemente gravi propri del mio problema.
Tirare le somme vuol dire prendere atto dello stato dei fatti e rendersi conto delle conseguenze negative della propria dipendenza: dai miei amici piovono pesanti offese, mio padre si inizia a rifiutare di prestarmi assistenza telefonica e la mia ragazza mi augura di subire un attacco devastante, ci possiamo poi aggiungere anche il poco riposo dato che sto sveglio fino a tarda notte per lanciare attacchi ad altri players...
Il lato buono è che OGame non da problemi di salute, almeno non tanti quanti ne provoca il fumo o l'alcol: è assolutamente gratis e non fa fare incidenti stradali dovuti a percezioni alterate... Non sono un moralista e mi piace alimentare i miei vizi ognitanto, ma, proprio per questo, dopo un'attenta riflessione, se qualcuno mi volesse raccontare che OGame per me rappresenta un problema alzerei le spalle invitandolo a bere con me "un paio di birre".
Quello sì potrebbe essere un problema.
Voi dipendete?
Ciao. Sono una tua collega del corso di Informatica Applicata. Mi chiedevo se tu riuscissi ad aiutarmi: hai idea di quale testo bisogna preparare per sostenere l'esame?
RispondiEliminasul programma c'è scritto che, oltre al blog, dobbiamo portare all'esame un testo a nostra scelta, solo che non so dove sbattere la testa. Non è che magari il prof a lezione ha detto qualcosa?
grazie, Elisa
Molto interessante questo tuo post, complimenti!!! Ognuno di noi ha diversi tipi di dipendenze e spesso non si è neanche consapevoli... ma non è il tuo caso, e la consapevolezza è già il primo passo verso la "libertà"... e comunque detto tra noi, io preferisco le due birrozze!!! Almeno intanto si fanno due chiacchiere...
RispondiEliminail tuo caso, Eugenio, è molto più grave di quanto non dichiari. :)
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